Equazione Differenziale: Equazione matematica che contiene derivate di una funzione incognita

In analisi matematica un'equazione differenziale è un'equazione che lega una funzione incognita alle sue derivate: se la funzione è di una sola variabile e l'equazione presenta soltanto derivate ordinarie, viene detta equazione differenziale ordinaria; se, invece, la funzione è a più variabili e l'equazione contiene derivate parziali della funzione stessa, è detta equazione differenziale alle derivate parziali.

Storia

Lo studio delle equazioni differenziali ha avuto inizio in seguito all'introduzione del calcolo infinitesimale da parte di Newton e Leibniz nel XVII secolo. Nel secondo capitolo del suo testo del 1671 Methodus fluxionum et serierum infinitarum, Isaac Newton focalizza il discorso su tre tipologie di equazioni differenziali di primo grado, di cui due ordinarie:

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e una con derivate parziali:

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Ne risolve inoltre un esempio per ognuna delle tipologie, esprimendo il termine non derivato come serie di potenze e ponendo che abbiano come soluzione delle serie infinite, di cui nota che i coefficienti possono essere scelti in maniera arbitraria producendo così un'infinità di soluzioni particolari.

Un importante contributo alle equazioni ordinarie fu dato dai fratelli Jacob e Johann Bernoulli. Nel 1695 Jacob Bernoulli si occupa dell'equazione oggi nota come equazione differenziale di Bernoulli:

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per la quale Leibniz, l'anno successivo, ottiene delle soluzioni semplificandola ad un'equazione lineare. L'anno successivo il fratello Johann si occupa invece del problema della curva brachistocrona.

Un altro importante problema meccanico, quello della corda vibrante, viene inoltre incluso negli studi di Jean le Rond d'Alembert, Leonhard Euler, Daniel Bernoulli e Joseph-Louis Lagrange. Nel 1746, d'Alembert affronta l'equazione delle onde monodimensionale:

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e successivamente Eulero introduce il caso tridimensionale.

A partire dal 1750 fu poi sviluppata l'equazione di Eulero-Lagrange da parte di Eulero e Lagrange, che è alla base della meccanica lagrangiana.

Un altro importante testo è Théorie analytique de la chaleur del 1822, in cui Fourier espone l'equazione del calore.

Descrizione

Le equazioni differenziali sono tra le equazioni più studiate in matematica, avendo un ruolo fondamentale nella controparte matematica di moltissimi ambiti della scienza e dell'ingegneria. Possono descrivere, per esempio, una situazione generale in cui una certa quantità Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  varia rispetto al tempo in una maniera che dipende dal valore della quantità stessa in quel momento: ciò corrisponde al fatto che nell'equazione compare sia la funzione incognita Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  che la sua derivata rispetto al tempo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . Nel caso più semplice compare solo la derivata:

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e l'equazione viene risolta utilizzando il teorema fondamentale del calcolo integrale. Le sue soluzioni hanno cioè la forma:

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è costante e Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è la primitiva di Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari :

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Si tratta tuttavia di relazioni di cui è raramente possibile avere una forma analitica della soluzione, o una sua espressione in termini di funzioni elementari, ma vengono piuttosto studiate l'esistenza e l'unicità delle soluzioni e il loro comportamento in contesti di particolare interesse, solitamente in relazione alla situazione di un sistema fisico descritto dall'equazione differenziale. L'insieme di tutte le soluzioni di un'equazione differenziale è detto integrale generale dell'equazione differenziale data.

Lo studio delle equazioni differenziali, come avviene spesso in matematica, è stato fortemente influenzato dall'esigenza di analizzare problemi concreti; coinvolge poi diversi ambiti, come l'algebra lineare, l'analisi numerica e l'analisi funzionale.

Definizione

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Le varie soluzioni per differenti condizioni iniziali delle equazioni (ordinarie) che descrivono sistemi dinamici si possono rappresentare geometricamente nello spazio delle fasi; tale raffigurazione è detta ritratto di fase (phase portrait). In figura il ritratto di fase dell'oscillatore di van der Pol.
Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari 
Alcune soluzioni nello spazio delle fasi delle equazioni di Lotka-Volterra.

Data una funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  definita in un intervallo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  dell'insieme dei numeri reali, l'equazione differenziale ad essa associata è un'equazione differenziale ordinaria (abbreviato con ODE, acronimo di Ordinary Differential Equation) e si chiama ordine o grado dell'equazione il più alto ordine tra gli ordini delle derivate presenti nell'equazione. La scrittura generale di un'equazione differenziale ordinaria di ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  per una funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  può avere la forma:

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono le derivate di Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  fino all'ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . Se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è lineare, l'equazione è lineare. Per esempio, l'equazione differenziale di primo ordine:

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viene soddisfatta dalla funzione esponenziale Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , che è uguale alla propria derivata.

Nel caso in cui la funzione incognita Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  dipende da più variabili, le derivate sono derivate parziali e si ha un'equazione differenziale alle derivate parziali (abbreviato con PDE, da Partial Differential Equation). Una PDE di ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  per la funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  ha la forma:

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è un numero intero e la funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è data. Esempi particolarmente importanti di equazioni (lineari) alle derivate parziali sono l'equazione delle onde, l'equazione del calore, l'equazione di Poisson, l'equazione del trasporto, l'equazione di continuità, o l'equazione di Helmholtz.

Per esempio, l'equazione:

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afferma che Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è indipendente da Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , e non avendo nessuna informazione sulla dipendenza da Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  ha soluzione generale:

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è una funzione arbitraria di Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . L'equazione ordinaria:

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ha invece soluzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  con Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  costante.

Problema di Cauchy

Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  Lo stesso argomento in dettaglio: Problema di Cauchy.

Le equazioni differenziali vengono analizzate conferendo un preciso valore ad alcune delle variabili in gioco, in particolare la funzione incognita e le sue derivate (fino all'ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  per un'equazione in forma normale di ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari ) in certi punti del dominio di definizione dell'equazione. Il problema differenziale che ne risulta è detto "problema di Cauchy"; consiste solitamente nel porre delle condizioni iniziali o delle condizioni al contorno per gli estremi del dominio in cui è definita l'equazione.

Nel caso l'equazione sia definita su una superficie, fornire le condizioni al contorno consiste nel dare il valore della funzione sulla frontiera o della sua derivata rispetto alla direzione normale alla frontiera. Tale assegnazione viene detta condizioni al contorno di Cauchy, e corrisponde ad imporre sia le condizioni al contorno di Dirichlet (i valori che la soluzione assume sul bordo della superficie) che le condizioni al contorno di Neumann (i valori della derivata della soluzione).

Per le equazioni ordinarie il teorema di esistenza e unicità per un problema di Cauchy stabilisce che per un problema:

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esiste una sola funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  che soddisfa tutte le relazioni se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è sufficientemente regolare, ad esempio se è differenziabile in un intorno di Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari .

Per un'equazione alle derivate parziali di ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  definita su Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  le condizioni iniziali sono date dal valore dell'incognita e delle sue derivate fino all'ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  su una varietà liscia Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  di dimensione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , detta talvolta "superficie di Cauchy". Il problema di Cauchy consiste, nello specifico, nel trovare la funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  soluzione della PDE che soddisfa:

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono funzioni date definite sulla superficie Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e la derivata Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è calcolata rispetto alla direzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  del versore normale a Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari .

Il teorema di Cauchy-Kovalevskaya, che si applica sia per le equazioni alle derivate parziali che per quelle ordinarie, stabilisce che se l'incognita e le condizioni iniziali di un'equazione differenziale sono localmente funzioni analitiche allora una soluzione analitica esiste ed è unica.

Equazioni lineari

Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  Lo stesso argomento in dettaglio: Equazione differenziale lineare.

Data una generica equazione ordinaria:

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è lineare se:

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Un'equazione ordinaria lineare si può scrivere come:

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Se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono fattori costanti l'equazione si risolve trovando una soluzione all'equazione omogenea associata:

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alla quale si somma una soluzione particolare dell'equazione completa, ottenibile ad esempio con il metodo delle variazioni delle costanti. Per ogni equazione ordinaria lineare omogenea (anche a coefficienti non costanti) vale inoltre il principio di sovrapposizione: se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono soluzioni, allora lo è anche ogni loro combinazione lineare Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , con Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  costanti.

Un'equazione differenziale alle derivate parziali può essere invece lineare, semilineare, quasilineare o totalmente non lineare. L'equazione si dice lineare se ha la forma:

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per opportune funzioni Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  ed Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è la derivazione di ordine Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  rispetto ad una o più variabili. Se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  l'equazione si dice omogenea.

Si dice semilineare se ha la forma:

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quasilineare se ha la forma:

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e totalmente non lineare se dipende non-linearmente dal più alto grado di derivazione.

Le equazioni che non sono lineari sono spesso molto difficili da affrontare, ed in molti casi si cercano metodi per linearizzarle.

PDE del secondo ordine

Una classe di equazioni alle derivate parziali di cui si trovano frequentemente soluzioni analitiche, e che sono ampiamente utilizzate in fisica ed ingegneria, sono le equazioni lineari del secondo ordine, ovvero del tipo:

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Supponendo che Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  non siano tutti nulli, i termini con le derivate seconde definiscono una forma quadratica nel punto Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari :

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alla quale si associa la matrice simmetrica:

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L'equazione nel punto Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  si dice:

  • Iperbolica se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . In tal caso Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  non ha autovalori nulli.
  • Ellittica se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . In tal caso tutti gli autovalori di Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono tutti positivi o tutti negativi.
  • Parabolica se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . In tal caso Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  ha almeno un autovalore nullo.

Le equazioni a coefficienti costanti sono iperboliche, ellittiche o paraboliche in tutti i punti del loro dominio, ed in tal caso si parla rispettivamente di "equazione iperbolica", "equazione ellittica" o "equazione parabolica". Ad esempio l'equazione di Poisson (e la sua versione omogenea, l'equazione di Laplace) è ellittica, l'equazione del calore è parabolica, e l'equazione delle onde è iperbolica.

Le equazioni a coefficienti non costanti possono tuttavia presentare un carattere "misto", cioè possono essere iperboliche in alcune regioni del dominio ed ellittiche o paraboliche in altre. Ad esempio l'equazione di Eulero-Tricomi:

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è ellittica nella regione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , iperbolica nella regione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e parabolica degenere sulla retta Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari .

Equazioni differenziali algebriche

Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  Lo stesso argomento in dettaglio: Equazione differenziale algebrica.

Formulazione debole di un problema differenziale

Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  Lo stesso argomento in dettaglio: Formulazione debole.

Esempio

Un esempio elementare di come le equazioni differenziali possano emergere naturalmente nello studio dei sistemi è il seguente: si supponga di avere una popolazione di batteri composta inizialmente da Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  individui e sia Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  la popolazione al tempo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . È ragionevole aspettarsi che, in media, in ogni istante Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  dopo un tempo relativamente piccolo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  nasca una quantità di nuovi individui proporzionale alla popolazione e al tempo trascorso Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , cioè pari a Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è un numero (che si suppone costante) che individua il tasso di natalità. Analogamente è ragionevole aspettarsi che muoiano Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  individui nello stesso intervallo di tempo, essendo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  il tasso (costante) di mortalità. La popolazione al tempo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , quindi, sarà data dalla popolazione al tempo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  a cui si aggiunge la popolazione appena nata e si sottrae quella morta, ovvero:

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Quindi si ha che:

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Si può riconoscere nell'espressione a primo membro il rapporto incrementale della funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari ; se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  è molto piccolo, tale rapporto verrà sostituito con la derivata Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e si scriverà:

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Questa è un'equazione differenziale ordinaria del primo ordine. Risolvere questa equazione significa determinare l'andamento nel tempo della popolazione, cioè la funzione Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . Si sta cercando quindi una funzione che sia dimensionalmente sommabile alla sua derivata prima, ovvero la funzione esponenziale (la cui derivate sono la funzione stessa per una costante):

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dove Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  e Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  sono costanti. Imponendo di rispettare il vincolo Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari  si ha:

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Si tratta di una funzione esponenziale che cresce nel tempo se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari , cioè se la natalità è maggiore della mortalità, e decresce fino ad annullarsi velocemente se Equazione Differenziale: Storia, Descrizione, Equazioni lineari . Il modello che si è esaminato è particolarmente semplificato; in generale il tasso di crescita non è semplicemente proporzionale alla popolazione presente con una costante fissa di proporzionalità: è ragionevole aspettarsi ad esempio che le risorse a disposizione siano limitate ed insufficienti a soddisfare una popolazione arbitrariamente grande. Si possono considerare, inoltre, situazioni più complicate come quella in cui ci siano più popolazioni che interagiscono tra loro, come ad esempio prede e predatori nel modello di Volterra-Lotka.

Soluzioni

Solitamente non è possibile trovare soluzioni esatte per le equazioni differenziali. Invece che trovare un'espressione analitica di una funzione che soddisfi l'equazione si è spesso limitati a studiarne l'esistenza e l'andamento qualitativo, oppure se ne determinano soluzioni approssimate servendosi di computer in grado di effettuare approssimazioni tramite metodi di calcolo numerici. Nel corso dei secoli sono tuttavia stati trovati diversi casi in cui è possibile ricavare l'espressione analitica di funzioni che sono soluzione di un'equazione differenziale, così come sono stati sviluppati molti strumenti di vario tipo per la ricerca di tali soluzioni: per affrontare le equazioni ordinarie si può ricorrere ad esempio all'utilizzo di un fattore di integrazione, del metodo delle differenze finite, del metodo delle variazioni delle costanti e diversi altri metodi di soluzione analitica e numerica.

Per quanto riguarda le equazioni alle derivate parziali, non vi è una teoria generale per analizzarle, ma vi sono casi in cui è possibile trovare una soluzione unica che dipende in modo continuo dai dati forniti dal problema. Tali soluzioni sono dette "classiche", e si distinguono da soluzioni deboli o generalizzate. Tra i molti metodi utilizzati per studiare le PDE vi è il metodo delle caratteristiche, l'utilizzo della funzione di Green, diverse trasformate integrali o il metodo di separazione delle variabili.

Accade inoltre spesso che si identificano classi di funzioni caratterizzate dal fatto che soddisfano alcune importanti equazioni differenziali, e per tale motivo godono di proprietà particolari che le rendono di notevole interesse. Ad esempio le onde, che soddisfano l'equazione delle onde, le funzioni armoniche, che soddisfano l'equazione di Laplace, e le funzioni speciali, tra cui le funzioni ipergeometriche che soddisfano l'equazione ipergeometrica, oppure le funzioni di Struve, le funzioni di Anger e le funzioni di Weber che soddisfano le equazioni di Bessel.

Soluzioni numeriche

Le soluzioni numeriche sono degli algoritmi che permettono di approssimare la soluzione del sistema di equazioni differenziali che costituiscono il modello matematico del sistema. Questi algoritmi sono alla base dei software di simulazione come MATLAB/Simulink ed in linea generale possono risolvere anche problemi che non ammettono soluzioni in forma chiusa.

Software

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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