La Conferenza politica consultiva del popolo cinese (中國人民政治協商會議T, 中国人民政治协商会议S, Zhōngguó Rénmín Zhèngzhì Xiéshāng HuìyìP,
Si tratta dell'organizzazione incaricata di rappresentare i partiti politici della Repubblica Popolare, sotto la direzione del Partito Comunista Cinese. Pur non avendo la stessa autorità legislativa del Congresso nazionale del popolo, la conferenza è la massima istituzione cinese con funzioni consultive. L'organizzazione è composta da delegati provenienti dalle più importanti organizzazioni e partiti politici membri del Fronte Unito, e partecipano anche personalità indipendenti. La percentuale di rappresentanza delle varie parti è determinata in base a una convenzione prestabilita come negoziata tra le parti.
Conferenza politica consultiva del popolo cinese 中国人民政治协商会议 Zhōngguó Rénmín Zhèngzhì Xiéshāng Huìyì | |
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Emblema della Conferenza politica consultiva del popolo cinese | |
Stato | Cina |
In carica | (Partito Comunista Cinese) |
Istituito | 21 settembre 1949 |
Leader |
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Vicepresidenti |
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Sede | Pechino |
Sito web | www.cppcc.gov.cn/ e en.cppcc.gov.cn/ |
L'organo effettivo della conferenza è il Comitato nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (中国人民政治协商会议全国委员会S, Zhōngguó Rénmín Zhèngzhì Xiéshāng Huìyì quánguó WěiyuánhuìP), che si riunisce tradizionalmente in concomitanza col Congresso nazionale del popolo ed è diretta da un presidente. Ad oggi, tutti i presidenti sono stati membri del Partito Comunista Cinese.
A livello locale esistono comitati locali della conferenza (provinciali, municipali e delle regioni autonome) che svolgono la stessa funzione del Comitato nazionale, ma con valenza locale.
L'organo di stampa ufficiale è il Renmin zhengxie wang.
Una prima conferenza fu fondata nel 1945, durante la guerra civile cinese, come punto di dialogo fra il Kuomintang, il Partito Comunista e gli altri partiti democratici cinesi. Tale conferenza tenne solamente una seduta, dal 10 al 31 gennaio 1946, e non ottenne risultati soddisfacenti.
Il 21 settembre 1949, a seguito della vittoria comunista, fu istituita a Pechino la Conferenza politica consultiva del popolo cinese, che divenne di fatto l'assemblea parlamentare, legislativa e costituzionale della Cina socialista. Durante la sua prima sessione plenaria tra il 21 e il 30 settembre 1949, adottò il Programma comune e la Legge organica della CPCPC, elesse il Governo popolare centrale e diede inizio ai lavori per la Costituzione. Scelse inoltre Pechino come capitale della futura Cina socialista, la bandiera nazionale, la Marcia dei Volontari come inno nazionale e decise di adottare il calendario gregoriano e rinominare Beiping in Beijing. Il 1º ottobre 1949, la Conferenza politica consultiva proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese.
Dal 14 al 23 giugno 1950, si tenne a Pechino la seconda sessione del primo Comitato nazionale della CPCPC e fu approvata la bozza della riforma della terra, l'istituzione di comitati locali del CPCPC e fu scelto lo stemma della Repubblica Popolare Cinese.
Nel 1953, fu presentato il primo piano quinquennale della Cina.
Il 16 marzo 1954 iniziarono i lavori per la stesura di una bozza della legge fondamentale del Paese e sette mesi dopo fu varata la Costituzione cinese, che trasferì le funzioni legislative al Congresso nazionale del popolo e diede alla conferenza solo quelle consultive. Dal 21 al 25 dicembre dello stesso anno, la prima sessione del secondo comitato nazionale della Conferenza adottò la Carta del CPCPC.
Durante gli anni cinquanta, sessanta e settanta, la Conferenza coordinò i partiti e i gruppi etnici della Cina e favorì lo sviluppo nazionale. A partire dal 1978, con l'ascesa al potere di Deng Xiaoping, la Conferenza divenne più coesa e si concentrò sulla promozione delle riforme di apertura, di mercato e di modernizzazione.
Dal 24 novembre all'11 dicembre 1982, si tenne la quinta sessione del quinto Comitato nazionale della CPCPC, che approvò una nuova Carta e discusse le bozze degli emendamenti alla Costituzione.
Il massimo organo della conferenza è il Comitato nazionale, che funziona da assemblea plenaria della conferenza e viene rinnovato ogni cinque anni. A capo dell'istituzione vi è il presidente, assistito dal segretario generale del Comitato e da un numero non precisato di vicepresidenti, che vanno a formare il Comitato permanente del Comitato nazionale. Secondo la carta della CPCPC, il Comitato nazionale deve includere il Partito Comunista Cinese, i partiti democratici attivi in Cina, personaggi pubblici senza partito, organizzazioni popolari, minoranze etniche e delegati di Hong Kong, Macao e Taiwan.
Il Comitato nazionale deve organizzare una sessione plenaria ogni anno, e ha il compito di emendare la Carta della CPCPC, eleggere il presidente, il vicepresidente, il segretario generale, deliberare ed emanare risoluzioni, partecipare alla discussione delle principali politiche statali e avanzare proposte e critiche.
Al Comitato nazionale è subordinato il Comitato permanente, con il compito di occuparsi giorno per giorno degli affari del Comitato nazionale. La struttura di potere rispecchia quella del Comitato nazionale, e quest'ultimo ne elegge i membri durante le sessioni plenarie.
Il Comitato permanente supervisiona l'applicazione della Carta del CPCPC, convoca e presiede le sessioni plenarie del Comitato nazionale, esegue le risoluzioni prese durante i plenum, esamina e adotta le risoluzioni più importanti da presentare al Congresso nazionale del popolo e al Consiglio di Stato quando il Comitato nazionale non è in sessione, nomina o dimette i vice segretari generali del Comitato nazionale su proposta del Segretario nazionale, determina l'impostazione o l'alterazione della struttura di potere del Comitato nazionale e la nomina o la rimozione dei membri principali.
Al di sotto del Comitato nazionale vi è una rete di comitati speciali e uffici che si occupano dei vari settori politici, dagli affari esteri all'economia.
La massima autorità del CPCPC è il presidente del Comitato nazionale e presiede il lavoro del Comitato permanente, assistito dai vice-presidenti e dal segretario generale. Dal 1949, i presidenti del Comitato nazionale sono stati i seguenti:
La Conferenza politica consultiva possiede comitati locali a livello di ogni suddivisione amministrativa della Cina. L'organizzazione di ogni comitato locale rispecchia quella a livello nazionale e la gerarchia segue i principi del centralismo democratico.
A giugno 2017, il Comitato nazionale era composto da 2200 membri.
Il Fronte Unito possiede un totale di 536 seggi al Comitato nazionale.
I rimanenti 62 seggi sono stati assegnati a figure politiche indipendenti.
Alle organizzazioni popolari sono stati assegnati 307 seggi in totale
1357 seggi sono assegnati ai rappresentanti di diversi settori:
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