Le 153 specie oggi note di questo genere sono diffuse pressoché in tutta l'Africa, l'Eurasia e parte dell'Oceania.
In Italia sono state reperite 15 specie di questo genere.
Tassonomia
Considerato un sinonimo anteriore di TrapezocephalusBerland & Millot, 1941 a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986. La specie tipo è l'unica specie originariamente inclusa nel genere da C. L. Koch nel 1833 e denominata Heliophanus cupreus (Walckenaer, 1802).
A dicembre 2010, si compone di 153 specie e quattro sottospecie:
Heliophanus suedicola Simon, 1901; trasferita al genere Heliophanillus
Heliophanus undulatus Song & Chai, 1992; trasferita al genere Chinattus
Nomina dubia
Ben 20 specie ascritte in un primo momento a questo genere, a seguito di studi più approfonditi, si sono rivelate nomina dubia:
Heliophanus anomalusCaporiacco, 1947; gli esemplari giovanili reperiti da Caporiacco nell'Africa orientale, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus didieriSimon, 1904; gli esemplari maschili reperiti da Simon in Etiopia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus dilutusDenis, 1937; gli esemplari femminili rinvenuti da Denis in Algeria, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus dubourgi Simon, 1904; gli esemplari maschili reperiti da Simon in Etiopia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus flavimaxillisBösenberg & Strand, 1906; gli esemplari giovanili reperiti da Bösenberg & Strand in Giappone, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus furcillatus Simon, 1868; gli esemplari maschili e femminili rinvenuti da Simon a Corfù, in Sicilia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus kashmiricus Caporiacco, 1935; gli esemplari giovanili reperiti da Caporiacco in Kashmir, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus minutissimus Simon, 1871; gli esemplari femminili rinvenuti da Simon in Ucraina, a seguito di vari studi: dell'aracnologa Wesolowska del 1986, di Mikhailov del 1996 e di Rakov & Logunov del 1997, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus moestus (Lucas, 1846); gli esemplari femminili, reperiti in Algeria e originariamente descritti nel genere Salticus, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus muscorum (Walckenaer, 1802); l'esemplare, descritto originariamente nell'ex-genere Attus, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, è da considerarsi nomen dubium.
Heliophanus nitidus (Lucas, 1849); gli esemplari femminili, rinvenuti in Algeria e originariamente descritti nel genere Salticus, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus niveiventris Simon, 1889; gli esemplari femminili rinvenuti da Simon in Turkmenistan, a seguito di vari studi: dell'aracnologa Wesolowska del 1986, di Mikhailov del 1996 e di Rakov & Logunov del 1997, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus nossibeensis Strand, 1907; gli esemplari maschili e femminili reperiti da Strand in Madagascar, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus recurvus Simon, 1868; gli esemplari maschili reperiti da Simon in Svizzera e Sardegna, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus riedeli Schmidt, 1971; l'esemplare femminile reperito da Schmidt in Camerun, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, è da considerarsi nomen dubium.
Heliophanus ritteri (Scopoli, 1763); l'esemplare, descritto originariamente come Aranea' a seguito di uno studio dell'aracnologo Harm del 1971, è da considerarsi nomen dubium.
Heliophanus soudanicus Berland & Millot, 1941; gli esemplari maschili rinvenuti da Berland & Millot in Sudan, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus tessalensis Strand, 1906; gli esemplari femminili reperiti da Strand in Etiopia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus uncinatus Simon, 1868; gli esemplari maschili e femminili rinvenuti da Simon in Svizzera e Grecia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Heliophanus vittatus Denis, 1958; gli esemplari femminili reperiti da Denis in Afghanistan, a seguito di uno studio dell'aracnologa Wesolowska del 1986, sono da considerarsi nomina dubia.
Nomen nudum
Heliophanus okinawaensisKishida; a seguito di una ricerca degli aracnologi Yaginuma e Brignoli è da ritenersi un nomen nudum.
Note
Bibliografia
C. L. Koch, 1833 - Arachniden. Deutschlands Insekten, p.119-121.
Jason A. Dunlop, David Penney & Denise Jekel, 2011 - A summary list of fossil spiders and their relatives. In Platnick, N. I. (ed.) The world spider catalog, version 12.0 American Museum of Natural History
Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi
This article uses material from the Wikipedia Italiano article Heliophanus, which is released under the Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 license ("CC BY-SA 3.0"); additional terms may apply (view authors). Il contenuto è disponibile in base alla licenza CC BY-SA 4.0, se non diversamente specificato. Images, videos and audio are available under their respective licenses. ®Wikipedia is a registered trademark of the Wiki Foundation, Inc. Wiki Italiano (DUHOCTRUNGQUOC.VN) is an independent company and has no affiliation with Wiki Foundation.