Alessandra Mussolini (Roma, 30 dicembre 1962) è un personaggio televisivo, politica e attrice italiana.
Alessandra Mussolini | |
---|---|
Europarlamentare | |
In carica | |
Inizio mandato | 2 novembre 2022 |
Durata mandato | 20 luglio 2004 – 28 aprile 2008 |
Durata mandato | 1º luglio 2014 – 1º luglio 2019 |
Legislatura | VI, VIII, IX |
Gruppo parlamentare | VI: ITS VIII-IX: PPE |
Circoscrizione | Italia centrale |
Sito istituzionale | |
Segretaria del Senato della Repubblica | |
Durata mandato | 21 marzo 2013 – 30 giugno 2014 |
Presidente | Pietro Grasso |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 marzo 2013 – 30 giugno 2014 |
Legislatura | XVII |
Gruppo parlamentare | Forza Italia-Il Popolo della Libertà |
Coalizione | Centro-destra 2013 |
Circoscrizione | Campania |
Sito istituzionale | |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 23 aprile 1992 – 19 luglio 2004 |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 14 marzo 2013 |
Legislatura | XI, XII, XIII, XIV, XVI |
Gruppo parlamentare | XI: MSI-DN XII: AN-MSI XIII: AN XIV: - Alleanza Nazionale (fino al 02/12/2003) - Misto/Non iscritti (dal 03/12/2003) XVI: Popolo della Libertà |
Coalizione | XII: Polo del Buon Governo XIII: Polo per le Libertà XIV: Casa delle Libertà XVI: Centro-destra 2008 |
Circoscrizione | XI: Napoli-Caserta XII-XIV; XVI: Campania 1 |
Collegio | XII-XIV: Napoli-Ischia |
Incarichi parlamentari | |
XII legislatura:
XVI legislatura:
| |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia (2013-2018; 2019-2020; dal 2022) In precedenza: MSI-DN (1992-1995) AN (1995-2003) AS (2003-2009) PdL (2009-2013) Ind. (2018-2019) |
Titolo di studio | Laurea in medicina e chirurgia |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Politica, ex attrice, ex cantante |
È stata più volte membro del Parlamento italiano per vari partiti di destra e centrodestra. Dal 2 novembre 2022 è una europarlamentare nel gruppo del Partito Popolare Europeo per il suo terzo mandato non consecutivo.
Alessandra Mussolini nacque il 30 dicembre 1962 a Roma, figlia del pianista Romano Mussolini, quartogenito di Benito Mussolini e Rachele Guidi, e di Maria Scicolone, sorella dell'attrice Sophia Loren.
Dopo aver recitato quattordicenne nel film di Ettore Scola Una giornata particolare insieme alla zia Sophia Loren e aver condotto insieme a Pippo Baudo l'edizione 1981-82 di Domenica in, tentò la carriera cinematografica, seguendo le orme della zia. Partecipò a qualche commedia all'italiana, lavorando al fianco di attori come Renato Pozzetto ed Enrico Montesano in Noi uomini duri, un film del 1987 la cui trama era legata al boom delle scuole di corsi di sopravvivenza di quegli anni. Fece anche un servizio fotografico di nudo per Playboy nell'agosto 1983 e uno per Excelsior nel gennaio 1988.
Ha pubblicato nel 1982 un LP di canzoni, che aveva testi di Cristiano Malgioglio: uscito solo in Giappone, l'album Amore è una rarità introvabile nel mercato collezionistico e nel 2000 una copia è stata venduta a Londra per 10 milioni di lire.
Dopo Sabato, domenica e lunedì di Lina Wertmüller del 1990 (in cui Mussolini recitava al fianco di Luciano De Crescenzo e Sophia Loren e nel quale interpretava due brani della colonna sonora), decise di ritirarsi dal mondo dello spettacolo per dedicarsi alla politica.
Nel 2006 partecipò come doppiatrice in un episodio del cartone animato I Simpson. Fu presidente della giuria della prima edizione del reality show La pupa e il secchione in onda su Italia 1. Da allora è stata spesso ospite e opinionista in vari programmi come Buona Domenica, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Questa Domenica, Domenica Cinque, Domenica Live, L'aria che tira e Live - Non è la d'Urso.
Nel 2020 annunciò di voler abbandonare la politica definitivamente e partecipò come concorrente alla quindicesima edizione di Ballando con le stelle, in coppia con il ballerino Maykel Fonts, arrivando in finale e classificandosi terza. A gennaio del 2021 partecipò alla seconda edizione de Il cantante mascherato, venendo eliminata alla seconda puntata. Nell'autunno dello stesso anno, è tornata a Ballando con le stelle nel ruolo di opinionista. Nel 2022 ha preso parte a Nudi per la vita e a Tale e quale show.
Nel 1994 finisce gli studi e si laurea in medicina e chirurgia, nonostante si fosse già precedentemente attribuita il titolo di medico durante la compilazione dei dati anagrafici dei deputati della Camera dei deputati nel 1992. Vi sono dei sospetti riguardo alla sua carriera universitaria, in particolare per lo scandalo degli esami comprati che la vide coinvolta. Ha superato l'esame di abilitazione alla professione e risulta iscritta all'albo dal 2011. Successivamente, viene eletta deputata alla Camera nel collegio elettorale di Napoli 1, nelle liste del Movimento Sociale Italiano.
Nel novembre 1993 si candidò come sindaca di Napoli per il MSI alle prime elezioni dirette: a sorpresa con il 31% arrivò al ballottaggio, nel quale però ottenne il 44,4% venendo superata da Antonio Bassolino. Fu favorevole all'alleanza tra MSI e Forza Italia in vista delle elezioni politiche del 1994 nel Polo delle Libertà, con il quale fu rieletta alla Camera con il maggioritario nel collegio Napoli-Ischia. Insieme a Teodoro Buontempo si oppose, anche se non in maniera energica, allo scioglimento del MSI in seguito alla svolta di Fiuggi e alla nascita di Alleanza Nazionale nel gennaio 1995. In quella legislatura fu vicepresidente della commissione Affari sociali.
Rimasta in AN, fu rieletta alla Camera nel 1996, nella XIII legislatura, dove svolse il ruolo di vice-capogruppo del suo partito. Venne rieletta ancora nel 2001.
I suoi rapporti con Gianfranco Fini, presidente di Alleanza Nazionale, non furono sempre buoni, ma la rottura avvenne nel novembre 2003, quando Fini si recò in Israele, dove disse, in riferimento ai drammi dell'Olocausto, che il fascismo «è stato parte del male assoluto del XX secolo», scusandosi nel contempo con il governo israeliano per le leggi razziali fasciste del 1938: in seguito a queste dichiarazioni, la Mussolini abbandonò tre giorni dopo Alleanza Nazionale aderendo al gruppo misto e dichiarando che si era venuta a creare un'incompatibilità non tanto con le sue posizioni politiche, ma con il cognome che porta. Chiosò più tardi Bruno Vespa che in realtà Fini si era riferito solo alle leggi razziali, ma che i mass media avevano fatto passare il messaggio che si fosse riferito all'intero fascismo, come "male assoluto"; tuttavia, sostiene sempre il giornalista, il leader di AN non rilasciò precisazioni né rettifiche poiché ne sarebbero venute solo conseguenze negative e Mussolini sarebbe uscita lo stesso.
Mussolini fonda, poco dopo la rottura con Fini e AN, insieme a Luca Romagnoli, Adriano Tilgher e Roberto Fiore, un nuovo partito di destra: Libertà di Azione (in seguito noto come Azione Sociale), che confluisce assieme ad altri movimenti di estrema destra nel cartello elettorale Alternativa Sociale.
Alle elezioni europee del 2004 il cartello elettorale ottenne l'1,2% dei voti, permettendo alla Mussolini di essere eletta al Parlamento europeo, nel quale aderisce al Gruppo Identità, Tradizione, Sovranità; ricevendo 39.385 preferenze personali nella circoscrizione centrale, dove ottenne il seggio, 31.895 nella circoscrizione meridionale, 19.432 nella circoscrizione insulare, 23.678 nella circoscrizione nord-occidentale e 18.970 nella circoscrizione nord-orientale. È stata membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, della Commissione per lo sviluppo, della delegazione per le relazioni con i paesi del Mashreq e con la Bielorussia, e della delegazione all'Assemblea parlamentare euro-mediterranea.
Alle elezioni amministrative del 2004 si candida alla presidenza della Provincia di Latina, appoggiata dalla lista elettorale Alternativa Sociale, ottenendo al primo turno 12.453 voti (pari al 4,13%), arrivando terza e non accedendo al ballottaggio, ma venendo eletta al Consiglio provinciale di Latina. Tuttavia Mussolini è stata criticata perché è stata presente a quattro sole sedute. Nel 2009, il consiglio è stato chiamato a votare la sua decadenza dalla carica, ma la mozione venne respinta.
Alle elezioni regionali del 2005 si presenta con Alternativa Sociale al di fuori dei due poli, con Mussolini candidata sia presidente della Regione Campania che presidente della Regione Lazio. Poco prima delle elezioni, a liste già presentate, il partito di Mussolini fu escluso dalla competizione nel Lazio per una sospetta falsificazione delle firme prodotte per la presentazione della lista. Il caso evocò uno scandalo nel quale furono coinvolti l'allora presidente della Regione Lazio Francesco Storace, suo ex-portavoce ed il direttore dei sistemi informativi regionali, accusati di spionaggio informatico ai danni di Mussolini e dell'altro candidato Piero Marrazzo; lo scandalo è stato giornalisticamente intitolato "Laziogate" e portò nell'immediato alle dimissioni di Storace, che nel frattempo era divenuto ministro della Salute del terzo governo Berlusconi.
Mussolini iniziò allora una campagna di comunicazione, trasferendosi dentro una roulotte a bordo della quale iniziò uno sciopero della fame, richiamando l'attenzione della stampa; una prima sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio confermò poco dopo l'esclusione della lista, il comune di Roma si mosse in modo da evidenziare che la verifica della regolarità delle firme era stata compiuta da una società "vicina alla Regione", infine il Consiglio di Stato riammise Alternativa Sociale. Il partito poté così essere votato ed ottenne l'1% dei voti circa, (con punte di poco meno del 2% in Campania e nel Lazio, dove Mussolini si era candidata in prima persona).
Dopo il via libera di Alleanza Nazionale, Silvio Berlusconi riapre alle trattative con Alessandra Mussolini in vista delle elezioni politiche del 2006, pervenendo ad un accordo programmatico stipulato il 17 febbraio 2006 in virtù del quale il movimento Alternativa Sociale si è presentato a quella consultazione alleato con la Casa delle Libertà. Alcune polemiche sulla possibilità che entrassero in lista alcuni dirigenti post-fascisti furono messe a tacere con un patto tra Mussolini e Berlusconi che prevedeva, tra l'altro, che non fossero candidati personaggi definiti "discutibili".
Ad aprile 2006, sulla "Gazzetta di Mantova", fu pubblicata fra le lettere al direttore una sorta di richiesta di rettifica firmata Alternativa Sociale con la quale, nell'enfatizzare differenza e distanza dal MS-Fiamma Tricolore di Romagnoli, si segnalava come ulteriore distinzione da questo che il movimento di Mussolini non avallava la richiesta di introduzione in Costituzione temi di compartecipazione del lavoratore agli utili delle aziende; ciò fu subito sintetizzato, nella polemica politica interna alla destra sociale e radicale, in una sconfessione da parte di Mussolini delle istanze legate alla socializzazione delle fabbriche, teorizzata e sul punto di essere applicata dal nonno Benito durante la Repubblica Sociale Italiana, provocando anche disapprovazioni della propria base. Il suo sito web, in questa fase, fu oggetto di ripetuti attacchi di "cracking".
Nelle elezioni politiche il suo partito ottenne un risultato al di sotto delle aspettative (0,67% alla Camera e 0,63% al Senato) che non le consentì di approdare a Montecitorio.
Nel 2008 decise di candidarsi nelle liste de Il Popolo della Libertà (PdL) per le elezioni politiche del 2008 e fu eletta deputato alla Camera nella circoscrizione Campania 1, lasciando a Roberto Fiore la carica di deputato europeo. Dal 1º Luglio 2008 è Presidente della Commissione parlamentare bicamerale per l'Infanzia.
Candidatasi alle elezioni regionali in Campania del 2010, a sostegno della mozione del deputato PdL ed ex ministro Stefano Caldoro, viene eletta in consiglio regionale della Campania, raccogliendo quasi ventimila voti di preferenza, ma si dimise poco dopo, dando la preferenza all'incarico in Parlamento.
Alle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013 viene eletta senatrice, nella circoscrizione Campania per Il Popolo della Libertà, e il successivo 21 marzo viene eletta segretaria dell'ufficio di presidenza del Senato della Repubblica.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia, dove in vista delle elezioni europee del 2014 viene candidata per la circoscrizione Italia centrale, dove viene rieletta nuovamente al Parlamento europeo (lasciando dunque il Senato), aderendo al gruppo del Partito Popolare Europeo.
Nel 2014 destò scandalo il coinvolgimento del marito, successivamente condannato a un anno di reclusione, in una inchiesta per prostituzione minorile.
Il 30 aprile 2015 viene scelta da Silvio Berlusconi come capolista alle elezioni regionali in Campania del 31 maggio seguente a sostegno del governatore uscente Stefano Caldoro, ma a seguito dello spoglio elettorale, con soli 2.200 voti non risulta eletta al consiglio regionale, con Caldoro che perde la guida della regione.
In occasione delle elezioni amministrative del 2016 a Roma si candida nelle liste di Forza Italia a sostegno dell'imprenditore Alfio Marchini, ma con 1.492 arriva quarta e non è eletta.
Il 30 novembre 2016 decide di aderire al gruppo dei non iscritti, lasciando quello del Partito Popolare Europeo, in disaccordo con le prese di posizione da parte di Wolfgang Schäuble e Jean-Claude Juncker a favore dell'operato del Governo Renzi e della sua riforma costituzionale, pur rimanendo in Forza Italia.
In seguito alle elezioni politiche del 2018, Mussolini critica la decisione di Forza Italia di stare all'opposizione del primo governo Conte, dichiarando che, fosse stata al Senato, gli avrebbe votato la fiducia. Tenta poi tramite i Comitati di Base territoriali di spostare il partito a destra, ma senza successo.
Il 27 luglio 2018 lascia Forza Italia, spiegando che "non c'è possibilità di porter portare idee e contenuti ai nuovi timonieri" che non hanno "intenzione di cambiare nonostante gli errori già commessi", e si professa indipendente di area Lega, pur rimanendo nel Partito Popolare Europeo. Il successivo 18 ottobre dichiara alla stampa che avrebbe incaricato dei legali di denunciare alla Polizia Postale eventuali immagini e frasi offensive nei confronti del Duce postate su Facebook e gli altri social, destando la dura replica di Riccardo Pacifici.
In occasione delle elezioni europee del 2019, dopo una riappacificazione con Silvio Berlusconi, viene candidata per Forza Italia nelle circoscrizioni Italia centrale e Italia meridionale, ma nella prima (in accoppiata col capolista Antonio Tajani) raccoglie 17.789 preferenze, risultando la prima dei non eletti, e nella seconda si piazza in decima posizione (togliendo il rinunciatario Berlusconi) con 17.102 voti. Per la prima volta dal 1992, Mussolini non fa parte di alcuna assemblea parlamentare.
Nel dicembre del 2020, in un’intervista a Il Tempo, dichiara di voler lasciare la carriera politica per dedicarsi al mondo dello spettacolo. Ad aprile 2021 si schiera a favore del cosiddetto ddl Zan, che estende la legge Mancino ai reati di omofobia.
Nel novembre del 2022 ritorna a essere eurodeputata subentrando ad Antonio Tajani, eletto al Parlamento italiano, aderendo al Gruppo del Partito Popolare Europeo. Diviene membro della Commissione per il commercio internazionale.
Alle elezioni europee del 2024 si ricandida nella circoscrizione meridionale.
Si considera cattolica, anche se non molto praticante, ed è sposata dal 28 ottobre 1989 (anniversario della marcia su Roma del 1922 che Mussolini disse essere una coincidenza) con Mauro Floriani, allora ufficiale della Guardia di Finanza, da cui ha avuto tre figli: Caterina (1995), Clarissa (1997) e Romano (2003).
Il marito, nel 2015, è stato condannato per prostituzione minorile nello scandalo delle baby-squillo dei Parioli. Mussolini avrà poi modo di dichiarare di non averlo perdonato, ma di essere rimasta al suo fianco per il bene della famiglia. Il 26 febbraio 2024 la europarlamentare, tramite i suoi social network, ha denunciato di essere stata aggredita e insultata in lingua italiana da uno sconosciuto che si sarebbe poi dileguato, sostenendo che l'aggressione fosse di matrice politica.
Nel corso degli anni, Mussolini è stata protagonista di alcune controversie con altri personaggi della politica e dello spettacolo, talvolta degenerate in discussioni o in vere e proprie liti.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95391059 · ISNI (EN) 0000 0003 7296 8355 · SBN RAVV364723 · LCCN (EN) no2004117720 · GND (DE) 1105872823 · J9U (EN, HE) 987007327805405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2004117720 |
---|
This article uses material from the Wikipedia Italiano article Alessandra Mussolini, which is released under the Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 license ("CC BY-SA 3.0"); additional terms may apply (view authors). Il contenuto è disponibile in base alla licenza CC BY-SA 4.0, se non diversamente specificato. Images, videos and audio are available under their respective licenses.
®Wikipedia is a registered trademark of the Wiki Foundation, Inc. Wiki Italiano (DUHOCTRUNGQUOC.VN) is an independent company and has no affiliation with Wiki Foundation.