La sindrome della morte improvvisa del lattante, nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure in terminologia comune morte in culla (in inglese Sudden Infant Death Syndrome o SIDS), è il decesso improvviso e inaspettato di un bambino minore di un anno di età, apparentemente sano.
Se un decesso dovesse registrarsi nelle circostanze riportate dopo l'anno di età, non si parlerebbe più di SIDS ma di SUDC.
Sindrome della morte improvvisa del lattante | |
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Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | R95 |
OMIM | 272120 |
MeSH | D013398 |
MedlinePlus | 001566 |
eMedicine | 804412 e 1004238 |
Le cause di morte restano inspiegate anche dopo l'effettuazione degli esami autoptici.
È a tutt'oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani e non ha ancora una chiara spiegazione scientifica. È la causa più comune di morte tra un mese e un anno di età. Circa il 90% dei casi si verifica prima dei sei mesi di età, con il picco di casi tra i due mesi e i quattro mesi di età.
Talvolta, alcuni neonati vittime apparenti di SIDS, se soccorsi prontamente, possono essere rianimati; in questo caso si parla di "near miss SIDS" e vi è comunque un altissimo rischio di lesioni cerebrali permanenti dovute ad anossia con conseguente possibile disabilità.
Il supporto al dolore per le famiglie affette da SIDS è importante, in quanto la morte dell'infante è improvvisa, senza testimoni e spesso associata a un'indagine.
Differenze di frequenza sono state riscontrate in correlazione al sesso ed all'età del neonato, all'origine etnica, al livello culturale ed economico dei genitori: è più comune nei bambini che nelle bambine. Non sono attualmente disponibili metodi che riducano completamente il rischio di SIDS, sebbene vi siano diversi interventi che possono ridurre significativamente l'incidenza della SIDS nei bambini.
Non modificabili | Modificabili |
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Età < 5 mesi | Fumo di sigaretta nell'abitazione |
Prematurità | Madre fumatrice durante la gravidanza o uso di cerotti per smettere di fumare |
Inverno | Insufficiente alimentazione e cura prenatale |
Uso di alcool e di eroina | |
Temperatura della stanza troppo elevata, eccessivo abbigliamento, eccessivo utilizzo di coperte | |
Infezioni respiratorie | |
Posizione del sonno diversa da quella supina | |
QT lungo |
A fronte dell'impossibilità di determinare una causa univoca, sono stati effettuati studi epidemiologici che hanno rilevato l'esistenza di alcuni fattori di rischio prevenibili e di altri non prevenibili; nessuno di questi è però causa specifica della SIDS.
È stato proposto il requisito di una combinazione di fattori tra cui una sensibilità genetica sottostante, un lasso di tempo specifico nello sviluppo del bambino e un fattore ambientale di stress. Questi stress ambientali possono includere dormire sullo stomaco o su un lato, il surriscaldamento e l'esposizione al fumo di tabacco. Può anche avere un ruolo un soffocamento accidentale durante la condivisione del letto o soffocamento da oggetti morbidi.
Un altro fattore di rischio non modificabile può essere la gestazione di 37 settimane. Altre cause includono infezioni, disturbi genetici e problemi cardiaci. Numerosi studi dimostrano che tra i fattori principali vi è la posizione nel sonno diversa da quella supina (il rischio è infatti molto più alto se il neonato dorme appoggiato sullo stomaco, o su un fianco). È quindi fortemente consigliato mettere sempre il bambino a dormire supino (dorso della schiena appoggiato al letto, pancia in alto).
Mentre l'abuso infantile sotto forma di soffocamento intenzionale può essere erroneamente diagnosticato come SIDS, si ritiene che questo rappresenti meno del 5% dei casi.
I vaccini non sono considerati un fattore di rischio per la SIDS, anzi in alcuni casi hanno un effetto protettivo contro la stessa: la vaccinazione antidifterite-tetano-pertosse, ad esempio, risulta correlata con una riduzione della SIDS.
Accanto a numerosi studi in merito alla patogenesi della SIDS, hanno sempre più rilevanza quelli che si occupano delle aritmie cardiache su base genetica, ovvero delle canalopatie e in specie della sindrome del QT lungo. Anche se in numero più limitato alcuni casi di SIDS sono stati associati alla sindrome di Brugada, alla sindrome del QT breve, alla tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica e a carenza di colinesterasi.
La condivisione del letto dei genitori sembra aumentare l'incidenza della sindrome, in particolare se:
Secondo il U.S. Surgeon General's Report, il fumo passivo è connesso alla sindrome. I bambini morti per SIDS tendono ad avere maggiore concentrazione di nicotina e cotinine (che indica l'esposizione al fumo passivo) nei polmoni rispetto a bambini deceduti per altre cause. È assolutamente consigliabile che i genitori smettano completamente di fumare o almeno fumino solo fuori dalle mura domestiche.
A fronte dei fattori di rischio vi sono alcune raccomandazioni per ridurre il rischio di SIDS:
Si stima che se la più sicura abitudine di far dormire i bambini supini (a pancia in su) invece che proni (a pancia in giù) si fosse diffusa a partire già dagli anni settanta, ovvero da quando erano disponibili le prime evidenze scientifiche e cliniche in merito, si sarebbe potuta salvare la vita di circa 50.000 bambini nei soli paesi occidentali.
Non devono essere presenti nella culla oggetti che possano limitare la respirazione del bambino (ad esempio paracolpi, pupazzi, peluches, cuscini, lenzuola stropicciate).[senza fonte]
Il lenzuolo non deve essere posto sulla testa del bambino ma deve coprire solo fino al petto; le braccia devono esser scoperte in modo da evitare che il loro movimento possa portare il lenzuolo a coprire la testa e le vie respiratorie.[senza fonte]
Uno studio del 2005 dimostrò che l'uso del succhietto riduceva del 90% il rischio della sindrome.[quale studio?]
L'uso del succhietto produce uno stilmolo da cui si origina il controllo delle funzioni vitali del neonato (frequenza cardiaca, respirazione, pH e temperatura del sangue), controllo che potrebbe venir meno in condizioni di minimo stimolo ambientale (condizioni di cui il sonno è un tipico esempio). L'effettore di queste funzioni è il neurotrasmettitore glutammato prodotto, appunto, dal nucleo mesencefalico del trigemino su stimolo, in questo caso, del ciuccio.
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