Proteste In Francia Contro La Riforma Delle Pensioni Del 2023: Manifestazione in Francia (2023)

Le proteste in Francia contro la riforma delle pensioni del 2023 sono state una serie di manifestazioni popolari e scioperi diffusi che ebbero luogo in tutto il paese, in risposta alla proposta di riforma del sistema pensionistico presentata dal governo Borne e sostenuta dal presidente Emmanuel Macron.

Le principali modifiche introdotte dal disegno di legge furono l'aumento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni, l'aumento del periodo minimo di contribuzione a 43 anni, l'abolizione delle pensioni speciali concesse ai dipendenti delle società pubbliche francesi, e l’innalzamento dell’importo minimo della pensione a 1200 euro. Iniziate il 19 gennaio 2023, in seguito ad un appello dell'Intersindacale, unione dei principali sindacati, le proteste raggiunsero rapidamente un'ampia partecipazione da parte di lavoratori, studenti, e altri gruppi sociali, coinvolgendo milioni di cittadini.

Proteste in Francia contro la riforma delle pensioni del 2023
Proteste In Francia Contro La Riforma Delle Pensioni Del 2023: Contesto, Reazioni, Composizione sindacale
Manifestazione a Besançon, del 19 gennaio 2023
Data19 gennaio – 8 giugno 2023
LuogoBandiera della Francia Francia
CausaProgetto di riforma del sistema pensionistico
EsitoTrasformazione in legge del progetto di riforma delle pensioni
Schieramenti
Comandanti
Philippe Martinez (CGT)
Frédéric Souillot (FO)
Laurent Berger (CFDT)
Laurent Escure (UNSA)
François Hommeril (CFE-CGC)
Benoît Teste (FSU)
Cyril Chabanier (CFTC) Simon Duteil et Murielle Guilbert (Solidaires)
Emmanuel Macron (Presidente della Repubblica)
Élisabeth Borne (Primo Ministro)
Olivier Dussopt (Ministro del lavoro)
Perdite
Morti: 1 (accidentale durante una manifestazione)

Feriti:

Arrestati: ~457 (solo il 24 marzo)
Poliziotti feriti: ~441 (solo il 24 marzo)
Voci di guerre presenti su Wiki

Il 16 marzo il governo ha invocato l'articolo 49.3 della Costituzione per far passare il disegno di legge scavalcando così il voto dell’Assemblea nazionale, scatenando altre proteste e due voti di sfiducia falliti, contribuendo all'aumento della violenza nelle proteste insieme allo sciopero organizzato dai maggiori sindacati francesi. Gli scioperi hanno portato a disagi diffusi, compresi l'accumulo di immondizia nelle strade, la sospensione del servizio di trasporto pubblico e il rinvio della visita di stato di re Carlo III. Il 6 giugno si svolsero le ultime proteste ufficiali.

Questo movimento di proteste ha rappresentato una delle più grandi manifestazioni di protesta nella storia del paese, ancor più grandi di quelle avvenute nel 1995.

Diverse organizzazioni, tra cui gruppi per i diritti umani come Reporter senza frontiere e la Lega francese per i diritti umani, hanno condannato la repressione delle proteste da parte dello stato e hanno anche denunciato aggressioni ai giornalisti. Inoltre, il Consiglio d'Europa ha criticato "l'uso eccessivo della forza da parte di agenti dello Stato".

Contesto

Il sistema pensionistico francese è stato oggetto di diverse riforme da parte dei governi francesi negli ultimi decenni per affrontare le carenze di bilancio. La Francia aveva una delle età pensionabili più basse tra i Paesi industrializzati e una spesa per le pensioni che rappresenta quasi il 14% del PIL. Il sistema pensionistico si basa principalmente su un modello a ripartizione in cui lavoratori e datori di lavoro contribuiscono con imposte obbligatorie per finanziare le pensioni dei pensionati. La Francia ha un basso tasso di pensionati a rischio di povertà e un tasso di sostituzione netto della pensione superiore alle medie dell'OCSE e dell'UE.

Secondo il governo, l'aumento dell'aspettativa di vita ha reso il sistema pensionistico sempre più precario. Il rapporto tra lavoratori e pensionati è diminuito nel corso degli anni, portando a una situazione finanziaria insostenibile,

Proteste In Francia Contro La Riforma Delle Pensioni Del 2023: Contesto, Reazioni, Composizione sindacale 
Corteo della manifestazione a Tolosa (Occitania).

Il governo francese sostenne che l'aumento dell'aspettativa di vita ha reso il sistema pensionistico sempre più precario. Il rapporto tra lavoratori che contribuiscono al sistema e pensionati è diminuito nel corso degli anni, e il costo delle pensioni ha Il presidente Macron ha cercato di affrontare la questione aumentando gradualmente l'età pensionabile e modificando i requisiti per ottenere una pensione completa. Ha anche eliminato le norme pensionistiche speciali che favorivano alcuni settori. Le riforme mirano a rendere il sistema pensionistico finanziariamente sostenibile e a garantire un surplus nel 2030.

Uso dell'articolo 49.3

Mozioni di sfiducia

Reazioni

Proteste pre-articolo 49.3

Proteste post articolo 49.3

Composizione sindacale

Proteste In Francia Contro La Riforma Delle Pensioni Del 2023: Contesto, Reazioni, Composizione sindacale 
Corteo della manifestazione intersindacale a Parigi, 19 gennaio 2023. Al centro, Laurent Berger ( CFDT ) e Philippe Martinez ( CGT ).

Il movimento sociale è strutturato attorno ad un'iniziativa congiunta lanciata dalle organizzazioni sindacali, che riunisce otto sindacati dei lavoratori: CGT, CFDT, FO, CFE-CGC, CFTC, UNSA, Solidaires e FSU.

A loro si unirono i tre sindacati studenteschi con più membri, Fage, l'Alternativa e l'Unef, il cui presidente Imane Ouelhadj ritiene che i giovani saranno «le prime vittime di questa riforma. Tutte e tre le organizzazioni hanno firmato la lettera intersindacale inviata a marzo 2023 ad Emmanuel Macron, per chiedere di incontrarlo.

Imane Ouelhadj e l'Unef hanno organizzato manifestazioni davanti agli inceneritori per sostenere lo sciopero dei netturbini.[senza fonte]

L'intersindacale nazionale ha lanciato il suo primo appello per uno sciopero il 19 gennaio.

Eventi

giornate giorno nella Francia a Parigi
CGT Ministero dell'interno Fonti CGT Ministero dell'interno Società Occurrence Fonti
1 Giovedì 19 gennaio 2023 2 000 000 1 120 000 400 000 80 000 /
2 Martedì 31 gennaio 2023 2 800 000 1 270 000 500 000 87 000 55 000
3 Martedì 7 febbraio 2023 2 000 000 757 000 400 000 57 000 60 000
4 Sabato 11 febbraio 2023 2 500 000 963 000 500 000 93 000 112 000
5 Giovedì 15 febbraio 2023 1 300 000 440 000 300 000 37 000 33 000
6 Martedì 7 marzo 2023 3 500 000 1 280 000 700 000 81 000 68 000
7 Sabato 11 marzo 2023 1 000 000 368 000 300 000 48 000 33 000
8 Mercoledì 15 marzo 2023 1 700 000 480 000 450 000 37 000 /
9 Giovedì23 marzo 2023 3 500 000 1 089 000  · 800 000 119 000 83 000
10 Martedì 28 marzo 2023 2 000 000 740 000 450 000 93 000 /
11 Giovedì6 aprile 2023 2 000 000 570 000 400 000 57 000 /
12 Giovedì13 aprile 2023 1 500 000 380 000 400 000 42 000 /
13 Lunedi 1 maggio 2023 2 300 000 782 000 550 000 112 000 94 000
14 Martedì 6 giugno 2023 900 000 281 000 300 000 31 000
Numero dei manifestanti nelle 10 città più popolose
City Stime della polizia Stime dei sindacati
Parigi 80 000 400 000
Marsiglia 26 000 140 000
Lyon 23 000 38 000
Tolosa 36 000 50 000
Nizza 7 500 20 000
Nantes 40 000 75 000
Montpellier 15 000 25 000
Strasburgo 10 500 N/A

da (18 000 a 20 000 secondo fonti giornalistiche)

Bordeaux 16 000 60 000
Lille 16 000 50 000

Conseguenze ed impatto

Reazioni internazionali

L'Iran ha condannato quella che ha definito la repressione delle proteste da parte della Francia. Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha dichiarato: "Chiediamo al governo francese di rispettare i diritti umani" e ha aggiunto: "Invece di creare caos in altri Paesi, ascoltate la voce del vostro popolo ed evitate la violenza contro di loro".

La Lega francese per i diritti umani ha accusato le autorità di aver fatto un uso sproporzionato e pericoloso della forza pubblica, minando il diritto dei cittadini a protestare. Il presidente della Lega ha dichiarato: "La svolta autoritaria dello Stato francese, la brutalizzazione delle relazioni sociali attraverso la polizia, la violenza di ogni tipo e l'impunità sono uno scandalo grave".

Gruppi per i diritti e organismi indipendenti, tra cui la Commissione consultiva nazionale per i diritti umani, hanno criticato la polizia francese per il ricorso alla forza eccessiva e per gli arresti preventivi che potrebbero equivalere a privazioni arbitrarie della libertà. Il Difensore dei diritti francese ha osservato il 21 marzo che "questa pratica può indurre il rischio di ricorrere in modo sproporzionato a misure detentive e favorire le tensioni" Human Rights Watch ha dichiarato all'AFP di essere molto preoccupato per "quelle che sembrano essere pratiche di polizia abusive".

Secondo Reporter senza frontiere, diversi giornalisti "chiaramente identificabili sono stati aggrediti dalle forze di sicurezza" durante le manifestazioni.

Il 20 marzo, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di associazione ha avvertito le autorità francesi che "le manifestazioni pacifiche sono un diritto fondamentale che le autorità devono garantire e proteggere. Le forze dell'ordine devono agevolarle ed evitare un uso eccessivo della forza".

Il Consiglio d'Europa ha condannato la repressione delle proteste da parte della Francia e ha avvertito che sporadici atti di violenza non possono giustificare "l'uso eccessivo della forza da parte di agenti dello Stato".

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato: "Sosteniamo il diritto delle persone a protestare e a esprimere le proprie opinioni", quando gli è stato chiesto della situazione in Francia.

Dimitris Koutsoumpas, segretario generale del Partito Comunista di Grecia, ha partecipato a una manifestazione a Parigi il 23 marzo; in una dichiarazione da Piazza della Bastiglia, ha espresso la sua solidarietà con la "lotta del popolo francese... contro le politiche antioperaie, contro le scelte antipopolari" utilizzate sia dal governo francese che da quello greco per far sì che il popolo lavoratore "vinca finalmente" e "apra la strada ai propri interessi e non agli interessi e ai profitti di pochi". L'inno internazionale è stato suonato dagli altoparlanti, mentre i ferrovieri e i sindacalisti intervenuti gli hanno offerto un fazzoletto "Amici della Comune di Parigi".

Note

Voci correlate

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