Nella didattica, un portfolio elettronico o e-portfolio è una raccolta mirata di informazioni e di vari documenti digitali che dimostra lo sviluppo e/o l'apprendimento di abilità e competenze da parte dello studente.
La lettera «e» che precede la parola portfolio sta per electronic e indica il supporto su cui il portfolio è conservato o realizzato. Idealmente l'e-portfolio è interoperabile ad esempio con ambienti di apprendimento, servizi di reclutamento o per sostenere la continuità nell'apprendimento permanente.
L'e-portfolio diventa un vero e proprio ambiente di apprendimento on line che consente allo studente di ricostruire il proprio percorso formativo attraverso una serie di strumenti che lo guidano e lo supportano in questa costruzione. Esso si articola, secondo il modello di Danielson & Abrutyn, (1998) e sulla base della rilettura di Helen Barrett (2003), in tre macrosezioni, che si richiamano reciprocamente e si intrecciano reticolarmente nel corso della costruzione: selezione, connessione, proiezione.
Entra in gioco, in questo senso, la memoria: nella selezione, attraverso la presentazione degli artefatti, lo studente si riappropria del proprio percorso formativo; in effetti, lo scopo della selezione non è semplicemente quello di inserire materiali, ma anche quello di giustificarne la scelta attraverso un commento. Viene così stimolata la riflessione e la ricostruzione di un'immagine di sé legata alle proprie produzioni e alle reificazioni del proprio percorso formativo. È importante notare che l'e-portfolio consente l'inserimento di materiali multimediali e ipermediali, dando così la possibilità di ampliare notevolmente la ricchezza degli artefatti inseriti e l'evocatività dei singoli frammenti. La digitalizzazione dei contenuti consente anche la loro riorganizzazione in momenti successivi e per scopi diversi: i materiali inseriti possono essere tra loro collegati per costruire mappe grafiche e visualizzare ironicamente connessioni e nuove relazioni tra i contenuti appresi; in secondo luogo, i lavori presenti nella selezione possono essere utilizzati dallo studente per ricomporre un curriculum vitae ipermediale, o una presentazione del proprio percorso formativo da esibire in contesti professionali.
Questo percorso narrativo di ricostruzione ci consente di stabilire relazioni coerenti tra artefatti diversi e momenti successivi della nostra storia: Kennet J. Gergen sottolinea come la nostra identità si strutturi principalmente attraverso il “discorso sul sé”, formulando “una storia, in cui gli eventi sono sistematicamente collegati, resi intelligibili dalla loro posizione in una sequenza o in un processo di spiegazione, permette di mostrare noi stessi agli altri e a noi stessi”. Il riferimento alla presenza degli “altri” è una notazione necessaria: l'identità non è concepibile come un costrutto individuale e stabile, ma è qualcosa che rinegoziamo continuamente, durante tutta la nostra vita, ed è costruita in un contesto sociale. Nella parte chiamata proiezione ogni corsista è posto di fronte al duplice compito di:
Nella fase della proiezione un ruolo essenziale gioca la rubrica dato che essa diviene lo schema su cui “proiettare” il proprio percorso per evidenziarne progressi e regressi e individuare la direzione in cui muoversi. La rubrica è un elenco di linee guida che specifica gli elementi che contraddistinguono la qualità (buona, debole o scarsa) di una prestazione.
B. M. Varisco riprende la definizione di L. Anderson (2003) che definisce “la rubrica come una guida allo scoring che dà la possibilità a chi la effettua di formulare giudizi attendibili sulla qualità delle risposte date dallo studente a compiti di ampia risposta (progetti, compiti estesi). Include criteri espliciti, un sottostante continuum per ciascun criterio, una descrizione verbale ed un punteggio che connotano le differenze di qualità delle risposte date dallo studente”.
B.M. Varisco ricorda che “la rubrica nasce come strumento per rendere praticabile una misurazione e relativo un confronto dei risultati ottenuti in prove differenti ma su medesimo dominio, proposte in tempi diversi allo stesso soggetto o prove uguali proposte nello stesso periodo a diversi soggetti di un medesimo contesto didattico” (2004). La rubrica consiste in una lista di criteri che descrivono le caratteristiche di una scala di punteggi prefissati. Le rubriche sono frequentemente accompagnate da esempi di prodotti o di prestazioni che hanno lo scopo di illustrare ciascuno dei punteggi. Tali esempi sono detti áncore. La rubrica è strutturata in indicatori ovvero concetti che esplicitano gli elementi costitutivi di una prestazione di competenza. Sono rilevabili, misurabili e valutabili. Sono concetti più semplici, specifici, traducibili in termini osservativi, legati ai concetti generali da quello che viene definito un rapporto di indicazione o rappresentanza semantica. Per ogni indicatore sono evidenziati i livelli di acquisizione e di padronanza. Inoltre è possibile relazionare ogni livello ai materiali (áncore) che “esplicitano” il significato dei vari livelli. La rubrica ha funzioni differenti: per il docente è lo strumento che indica le finalità da raggiungere, per lo studente è lo strumento che supporta la sua autovalutazione, nella relazione scuola-mondo del lavoro è la base del confronto e permette di definire dei profili professionali a cui la scuola tende e che il mondo del lavoro ritiene necessari.
Esse incidono sulla struttura dell'ePortfolio grazie alla:
Per digitalizzazione si intende la memorizzazione di un artefatto in formato digitale. Differenze che apporta la digitalizzazione:
La computazione garantisce una facile e veloce ricerca di stringhe. La ricerca può essere facilitata se i dati sono organizzati con la tecnologia dei database e la logica che ne presiede la funzionalità.
Per interoperabilità si intende la possibilità per due o più reti o sistemi di essere connessi, di scambiare informazioni e di utilizzare le informazioni scambiate (FCC, 2003). Un esempio di interoperabilità è il linguaggio html usato per le pagine web. Tale linguaggio garantisce che le pagine possono essere scambiate tra provider differenti e lontani e possono essere lette e visualizzate da browser e macchine differenti. Per l'ePortfolio interessa la connessione tra i due aspetti che garantisce la possibilità di funzioni essenziali nelle varie sezioni:
Il portfolio è particolarmente adatto quando si tratta di confrontarsi criticamente con le proprie esperienze e i propri atteggiamenti e di riflettere sul proprio processo di apprendimento. Semplificando, il principio didattico potrebbe essere definito come «from Teaching to Learning» ossia dall'insegnamento all'apprendimento. Il vantaggio di un e-portfolio rispetto a uno cartaceo è che il processo di apprendimento può essere analizzato per un lungo periodo di tempo. I processi di apprendimento possono essere documentati e analizzati per tutta la durata di uno o più anni scolastici.
Nella parte pubblica dell'e-portfolio possono essere poste domande ai/alle compagni/e e agli insegnanti. Le risposte, ed eventualmente le soluzioni, sono conservate in forma digitale e possono anche essere messe a disposizione di altri. Il trasferimento delle conoscenze avviene dunque in una classe intera o semestre e l'e-portfolio di ogni singolo si somma in un'area di conoscenze virtuale.
L'e-portfolio è dunque una forma di apprendimento che consente e favorisce l'apprendimento cooperativo. La comunicazione e lo scambio con gli altri su processi di apprendimento, difficoltà, esperienze, (auto) critica e proposte di miglioramento, così come su considerazioni personali, sono richieste e favorite.
L'e-portfolio consente di presentare le proprie conoscenze e le proprie fasi di sviluppo con tutti i mezzi espressivi multimediali.
L'interattività e la responsività orientate agli oggetti si uniscono in un concetto che Keil-Slawki definiscono «tipografia attiva». «La tipografia attiva identifica quindi una qualità mediale nuova, perché al contrario dei media analogici per la prima volta nella storia della nostra cultura della nostra percezione è allo stesso tempo anche l'oggetto della manipolazione resa accessibile dalla tecnologia. Un aspetto ancora più importante è che tale manipolazione può avvenire in modo diffuso e collaborativo, consentendo un'interazione diretta tra autore e lettore grazie all'annullamento delle discontinuità mediali necessariamente presenti nei media analogici».
La disponibilità dello spazio virtuale, offerta in questo caso dall'e-portfolio, oltre all'apprendimento sincrono in aula, permette ai discenti anche di sfruttare in modo asincrono uno spazio di apprendimento in una classe virtuale. La rottura dell'apprendimento con ritmo uniformato tramite la possibilità dello spazio virtuale, viene incontro alla caratteristica dell'apprendimento autoregolato. Il processo di apprendimento attivo, organizzato individualmente è favorito dall'indipendenza dal luogo e dal tempo, dal ritmo individuale di apprendimento e dalle abitudini di studio personali.
This article uses material from the Wikipedia Italiano article Portfolio elettronico, which is released under the Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 license ("CC BY-SA 3.0"); additional terms may apply (view authors). Il contenuto è disponibile in base alla licenza CC BY-SA 4.0, se non diversamente specificato. Images, videos and audio are available under their respective licenses.
®Wikipedia is a registered trademark of the Wiki Foundation, Inc. Wiki Italiano (DUHOCTRUNGQUOC.VN) is an independent company and has no affiliation with Wiki Foundation.