Claudio Lo Jacono (Roma, 10 giugno 1945) è uno storico, islamista e arabista italiano.
Figlio di Andrea Lo Jacono e di Carmen Ruffoni, si laurea nel 1970 all'Università di Roma in Scienze Politiche, con una tesi discussa con Carlo Vallauri sui "Partiti politici in ʿIrāq dalla fine della dominazione ottomana a Qāsem", e frequenta tra il 1971 e il 1973 i corsi di specializzazione della Scuola Orientale della Facoltà di Lettere della Sapienza di Roma, seguendo gli insegnamenti di “Lingua e Letteratura araba” svolti da Francesco Gabrieli e quelli di “Islamistica”, tenuti da Alessandro Bausani.
Nel 1971 è esercitatore di “Islamistica” e di “Diritto musulmano”, corsi insegnati da Francesco Castro nella Facoltà di "Lingue e Letterature straniere” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e nello stesso anno lavora, fino al 1980 – sotto la guida di Paolo Minganti – nella redazione di Oriente Moderno (edito dal 1921 dall'Istituto per l'Oriente di Roma), occupandosi di storia contemporanea dei Paesi arabi (Tunisia, Libia, Egitto), prima di dedicarsi – agli inizi del 1980 – alla storia classica del Vicino Oriente islamico.
Nell’anno accademico 1974-75 diventa professore incaricato di "Lingua araba" e, successivamente, di "Storia e istituzioni musulmane" nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari. Nel novembre 1987, quale professore associato, si trasferisce nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli per insegnarvi "Islamistica", passando poi alla Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, dove diventerà nel 2005 professore ordinario di "Storia del Vicino Oriente islamico", rimanendo in carica fino al pensionamento, richiesto con tre anni di anticipo per gravi motivi familiari, nel 2011.
Consigliere d'amministrazione dell'Istituto per l'Oriente C. A. Nallino dal 1990 al 2007, diventa Direttore di Oriente Moderno nel 1995, lasciando la carica a fine 2023. Viene eletto Presidente dell'Istituto per l'Oriente nel 2007, riconfermato nel suo ufficio per i trienni successivi (compreso il triennio 2024-2026). Nel 2008 gli viene conferito il Premio Calabria. Dal 2009 al 2013, designato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, è stato membro supplente della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO. Fa parte del Comitato scientifico della rivista di classe A Eurasian Studies, della rivista Archivio di storia della cultura e dell'International Editorial Board di East and West.
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