Si avvicina allo sport con le corse su terra nel G.S. Montegalda passando poi alla Fiamma Vicenza e al GAAC Verona, allenato da Giacomo Dalla Pria; passa quindi sotto le cure di Gianni Ghidini (che allenerà il campione europeo Andrea Benvenuti, e poi il campione olimpico di Pechino 2008 sugli 800 m Wilfred Bungei). Inizialmente corre principalmente le campestri e le corse su strada: vince il campionato italiano allievi di maratonina nel 1976 e nel 1978 approda nella nazionale juniores di cross.
Nel 1984 fa il suo esordio nella maratona, vincendo a Milano con un tempo di 2h13'20". Nel 1985 ottiene il 7º posto nella Coppa Europa e il 12º nella Coppa del mondo a Hiroshima. Il salto di qualità è del 1986 quando vince la medaglia d'oro nella maratona ai Campionati europei.
La sua successiva competizione internazionale è ai Campionati mondiali del 1987 a Roma. È un giorno molto caldo e umido e Bordin saggiamente si tiene discosto dai primi all'inizio della corsa; li raggiunge dopo il traguardo dei 35 chilometri e alla fine guadagna il terzo posto.
Alla maratona dei Giochi olimpici di Seul 1988, Bordin si posiziona davanti fin dall'inizio; al venticinquesimo chilometro il gruppo di testa comincia a sfaldarsi e a cinque chilometri dal termine rimangono solo in tre: Bordin, il keniotaDouglas Wakiihuri, e il gibutianoAhmed Salah. A tre chilometri dal traguardo gli altri due scattano, ma quando rimangono mille metri da correre Bordin li supera e vince l'oro nello Stadio Olimpico di Seul.
Bordin difende con successo il suo titolo alla maratona europea del 1990, diventando il primo uomo a vincere il titolo due volte. È stato l'unico campione olimpico a vincere la maratona di Boston, nel 1990; si impose con una gara in rimonta, stabilendo il proprio primato personale con 2 ore 8 minuti e 19 secondi, ancora oggi quarto tempo italiano di sempre. Ai Campionati del mondo di Tokyo del 1991 finisce solamente in ottava posizione.
Cerca di difendere il suo titolo olimpico ai Giochi olimpici di Barcellona 1992, ma si procura una lesione al menisco saltando un atleta caduto appena dopo metà percorso e finisce lì la sua corsa. Dopo poco tempo dall'ultima maratona olimpica Bordin decide di ritirarsi dall'attività agonistica.
Il 13 aprile 2008, a 49 anni, partecipa alla maratona di Torino portandola a termine in 3h05'27".
«Campione olimpico del 1988 maratona» — Roma, 2015.
Riconoscimenti
Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.
Il Sentiero Bordin, sul quale egli si allenava e che corre sui fianchi del Monte Fraiteve, porta ancora oggi il suo nome.
Note
Bibliografia
Marco Patucchi, Maratoneti, storie di corse e di corridori, Baldini Castoldi Dalai, 2010, ISBN 978-88-6073-673-4.
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