Alessandro Barbero (Torino, 30 aprile 1959) è uno storico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare.
Dopo la maturità al Liceo classico Cavour di Torino, si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in Storia medievale presso l'Università degli Studi di Torino dal titolo Il mito angioino nella cultura italiana e provenzale fra Duecento e Trecento, con relatore Giovanni Tabacco. Consegue poi il dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984. Nello stesso anno vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia medievale all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 1998 è dapprima professore associato e dal 2002 al 2024 ordinario di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
Nel 2005 viene insignito dalla Repubblica francese del titolo di Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres.
Dal 2010 è socio effettivo della Deputazione Subalpina di storia patria. È stato membro del comitato direttivo del Premio Strega, da cui si è dimesso nel marzo 2013. È membro del comitato di redazione della rivista Storica, e collabora con la rivista Medioevo e con i quotidiani La Stampa per l'inserto Tuttolibri e Il Sole 24 Ore per l'inserto Domenica.
Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Le Goff e nel 2018 vince il Premio Alassio per l'informazione culturale. Nel 2020 gli viene assegnato il riconoscimento Testimone del tempo durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia.
È involontariamente divenuto un punto di riferimento della sinistra italiana in rete dopo aver rivelato che, da giovane, è stato iscritto al PCI e dopo aver dichiarato nel 2011 di essere comunista. Barbero ha preso posizione contro la cosiddetta "Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa", che condanna tutti i regimi totalitari sia nazifascisti sia comunisti, affermando:
«I Parlamenti di ogni tipo non dovrebbero mai esprimersi sulla storia, sulla memoria, anche con le migliori intenzioni. In questo caso le intenzioni non erano nemmeno le migliori. Il Parlamento è stato intrappolato in una risoluzione che veniva da Paesi la cui storia è totalmente diversa dalla nostra, che si ostinano a pensare che i nazisti erano meglio dei comunisti, come la Polonia, dove si cerca di non far ricordare l'entusiasmo con cui molti polacchi hanno partecipato allo sterminio degli ebrei. Nella loro concezione distorta può nascere l'idea che la falce e martello faccia orrore quanto la svastica.»
Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» la visione secondo cui il comunismo si identificherebbe «con lo stalinismo e con i regimi dei paesi del Patto di Varsavia». In occasione delle elezioni amministrative del 2021, si schiera a favore del collega e candidato sindaco di Torino Angelo d'Orsi, sostenuto da una coalizione di sinistra.
Nel 2021, Barbero (che nell'ottobre del 2020 aveva pubblicato il suo libro Dante) ha partecipato a molti convegni ed incontri in tutta l'Italia per le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il più importante dei quali si è tenuto l'8 settembre nella Casa di Dante in Roma, a cui parteciparono, fra gli altri, anche il ministro della cultura Dario Franceschini e la ministra della giustizia Marta Cartabia.
Il 21 gennaio 2024 annuncia l'imminente pensione, lasciando la cattedra di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale.
Sulla storia medievale, nel 1994 scrive con Chiara Frugoni un Dizionario del Medioevo e nel 2000 pubblica la biografia Carlo Magno. Un padre dell'Europa. Scrive anche saggi storici incentrati sulla sua regione, il Piemonte: una storia del Piemonte, un libro sulla storia di Vercelli e uno sulla Fortezza di Fenestrelle. Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Nel 2010 esce il saggio Lepanto. La battaglia dei tre imperi sulla battaglia di Lepanto (pubblicato nel 2017 anche in lingua turca, col titolo İnebahtı). Nel 2011 pubblica il romanzo storico Gli occhi di Venezia, che vince il Premio Alessandro Manzoni - Città di Lecco.
Nel 2012, in collaborazione con Piero Angela, pubblica Dietro le quinte della Storia, riprendendo la formula delle conversazioni didattiche televisive con il giornalista conduttore di Superquark. Nel 2016 per la Salerno Editrice pubblica il saggio Costantino il Vincitore, che propone un'indagine sulle fonti e sulla figura del primo imperatore romano cristiano. Per la medesima casa editrice è anche direttore della collana "Aculei" dedicata ai grandi avvenimenti storici.
Dal 2007 al 2022 ha collaborato a una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva Rai Superquark. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia, mentre dal 2017 è membro di quello di Passato e presente.
Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Nello stesso canale, nel 2020 è andato in onda il documentario da lui condotto Alighieri Durante, detto Dante. Nel 2021 conduce il documentario Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte.
Nel 2023 Barbero presenta In viaggio con Barbero - Democrazia e Dittatura su LA7.
Barbero ha acquisito popolarità su Internet tramite video e podcast di suoi interventi a conferenze, festival e università, registrati e caricati su varie piattaforme. Oltre al medioevo, ambito in cui è specializzato, ha anche trattato di storia greca e romana, guerre napoleoniche, Risorgimento, prima e seconda guerra mondiale e fascismo. Di recente ha avviato Chiedilo a Barbero, podcast in cui dà risposte a domande che vengono proposte dal pubblico.
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